Il sabato del pallone
2 min readIl fine settimana è sempre stato per me “il sabato del pallone”, all’uscita di scuola i ragazzi corrono a casa per un pranzo veloce e poi via, pronti a scendere in campo… ci vorrà del tempo, questo è sicuro. Sembra incredibile, ma sento le urla dei ragazzi, il “passa, tira, noooo…gol” e così in questo normalissimo sabato del pallone salgo in macchina e mi dico “dai vado a caso, e alla prima partita che vedo mi fermo”, non arrivo a un campo preciso, si perchè il mio sguardo viene attirato da un gruppetto di ragazzi che giocano in un oratorio, bello, fin troppo penso, ai miei tempi non esistevano mica i campi in sintetico, invece qua, in un oratorio a due passi da casa mia esiste un super impianto, bello, pulito, tutto in ordine, erba tagliata, profumo di nuovo, niente cartacce, insomma un bel posto. Guardo il campo e intravedo anche ragazzine che giocano con i maschi, senza nessun problema, anzi mi sembrano pure brave, ma sono le risate che attirano la mia attenzione, corrono e ridono, alcuni dirigono il gioco “vai di qua, tira, corri di più, vai di là, lanciaaa” alcuni sono in maglietta colorata, altri hanno i colori del cuore, Juve, Toro, Milan…c’è un sole bellissimo che accarezza le loro giocate, a dire il vero accarezza anche me che sono li a due passi da loro, non dentro l’oratorio, perchè io mi sono fermato su una panchina fuori, non disturbo, non voglio disturbare la loro partita, infatti loro ci danno dentro, gol e tanti abbracci, ma sono le risate che salgono in alto sul campo che fanno la differenza, che bello mi dico, a fianco del campo ci sono ragazzi che giocano a basket, e altri che parlano tra loro, poi a un certo punto sento …“rigore Fabio, dai questo è rigore, lo tiro io”, si parlano tra loro, amichevolmente, e alla fine credo che abbiano deciso per “palla contesa”… e io penso … palla contesa? Palla in alto, e il gioco riprende, e io sorrido, “quasi gol ehh Marco, hai avuto paura eh? ma va, era facile il tiro”. Quell’oratorio è proprio bello, non ci sono tantissimi ragazzi, penso che magari gli altri saranno impegnati nel sabato serio del pallone, boh, non lo so, ma loro ridono ancora, si perche una ragazzina deve aver rifilato un bel calcione alle caviglie di un ragazzo, “scusa dai, c’era il pallone e tu sei stato veloce a portarlo via”. Che bel sole che c’è oggi, vado perchè non voglio rubare più di quello che ho già ricevuto, mi allontano da loro e penso, “si divertono, giocano senza stress da risultao, ridono, non c’è nemmeno un mister, o un papà, che dirigono le loro azioni, li le regole le improvvisano loro, molto probabilmente finirà in parità, così saranno tutti contenti, giocheranno ancora, per qualche ora penso, fin che il sole scalderà le loro giocate.