Quando il football va oltre il giocare a pallone…e poi la fine dei sogni!
3 min readJeremy Wisten
aveva solo 17 anni, aveva mille sogni, amava il pallone più di ogni altra cosa, il suo desiderio più grande era diventare un giocatore professionista, la strada era ancora lunga e dopo 4 anni di Academy nei blues del Manchester City era stato svincolato, proprio pochi mesi fa, rimasto senza squadra, senza riferimenti, senza sogni, senza certezze il ragazzo nato in Malawi è sprofondato nell’incertezza, e si sa, basta un niente, un soffio di vento, di paura, di delusione e il mondo ti cade addosso. Oggi, Jeremy si è tolto la vita, la sua depressione lo ha allontanato da tutti e da tutto. Riposa in pace ragazzo, adesso, buttala in rete nei campi di sole oltre i sogni.
Marcus Rashford l’uomo-ragazzo che va oltre il gol. Tifoso del Man United fin da bambino ha realizzato il suo sogno ed è diventato un player dei Red Devils di Manchester. Qualche giorno fa il Governo ha negato i voucher alle famiglie più bisognose del Regno Unito, e per evitare che milioni di bambini rimanessero in difficoltà durante il periodo invernale e le festività di Natale, Marcus si è recato personalmente presso le associazioni che donano cibo e viveri ai più bisognosi, questa cosa ha scatenato una corsa alla solidarietà in tutto il Regno Unito, tantissime attività hanno accettato di donare cibo a chiunque ne avesse bisogno. Questa corsa ha fatto si che le persone più bisognose avranno un sostegno oltre che morale anche nei fatti, evitando le difficoltà di una vita passata a evitare il peggio. La bacheca di Rashford su Twitter è diventata una vera e propria porta d’ingresso per gli esercizi commerciali che hanno deciso di aderire alla sua iniziativa.
Charity Not PPV
La protesta pay-per-view dei tifosi del Newcastle raccoglie 20.000 sterline per il banco alimentare. Si dice “Charity Not PPV” l’associazione o gruppo, oppure azione popolare, o meglio ancora People Football United, ma sta di fatto che ha chiesto ai fan di donare alla banca alimentare del West End della città piuttosto che pagare per guardare. L’amministratore delegato della banca alimentare John McCorry ha detto che queste donazioni “faranno una grande differenza”. “Apprezziamo molto la generosità dei tifosi del Newcastle. “Diamo da mangiare a tante persone a settimana e utilizziamo più di 10 tonnellate di cibo ogni mese, il che costa 1.700 sterline la tonnellata, quindi queste donazioni sono davvero fantastiche. “Qualcuno ha appena scritto su Twitter:” Fantastico, facciamolo “. Chiunque abbia consigliato la pay-per-view, ha sbagliato. Se sei un abbonato e paghi già per le partite in TV, non puoi spendere ancora sterline in più, e così questa scelta è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.“Piuttosto che pagare a una compagnia di media multinazionale, paghiamo un ente di beneficenza che aiuta le persone che soffrono la fame in città”.
Ma a queste azioni si aggiungono ancora le iniziative di altre squadre, altri giocatori, altri supporters, come ad esempio quella dei tifosi del Liverpool che hanno raccolto più di 100mila sterline date in beneficienza, o come quella del Leeds che con i giocatori e Club hanno raccolto circa 50mila sterline da evolvere a Marcus Rashford per la sua iniziativa, e poi ci sarebbe al vaglio l’iniziativa di Sterling del Man City che in accordo con lo sponsor Nike starebbero vagliando la creazione di una associazione che permetta ai ragazzi delle periferie inglesi in difficoltà di poter studiare, andare all’università e integrarsi nel mondo del lavoro.
…e chissà quante altre iniziative ci saranno state, magari nel silenzio, senza fare rumore, dai diversi colori e passioni, Il covid-19 non ci avrà resi migliori, ma in qualche posto, in qualche luogo ce’ sempre qualcuno che lotta…come un-una Viking-s .