Mendy, dal centro per l’impiego alla Champions League
4 min readLe Havre, comune francese di circa 180.000 abitanti, anche li come in ogni parte del mondo si gioca a calcio, su quei campi i ragazzini provano a diventare dei calciatori e a sognare in grande, o almeno ci provano. Uno di questi è Edouard Mendy, che di ruolo fa il portiere.
Nel 2006, a Rue de la Cavée Verte, al termine della prima e unica stagione con le giovanili dell’HAC un responsabile tecnico prende da parte Mendy e gli comunica che la Società ha intenzione di prendere altri portieri e che difficilmente avrebbe trovato ancora posto. Il nostro ragazzo ha 14 anni, una vera mazzata sui suoi sogni… «È stato come uno schiaffo», rircorda oggi. «Il primo, e mi ha fatto davvero male. Perché era il club della mia città, dove volevo avere successo. Rendere fiera la mia famiglia, il mio quartiere, il mio mondo».
Passano alcuni anni ed Edouard è il terzo portiere del Cherbourg. La squadra fa molta fatica, lotta per non retrocedere, mancano quattro partite alla fine e il club è atteso per lo scontro diretto con il Boulogne-sur-Mer, in trasferta, una sconfitta potrebbe decretarne la retrocessione. Mendy gioca le restanti ultime tre gare, il manager gli promette che se resta potrà diventare il portiere titolare, ma titolare in quarta lega francese non è come sognare in grande, in più uno pseudo procuratore gli promette ingaggi favolosi, in Premier e in Bundesliga, Mendy si fa tentare non accetta la proposta del Cherbourg, continua a sognare per poi ritrovarsi senza nulla, l’agente è sparito, la Premier idem, la Bundesliga anche, nessun club, nessun ingaggio, niente di niente.
Nel 2014-15 il nostro portiere è a terra nel vero senso della parola, la famiglia gli consiglia di andare al centro per l’impiego alla ricerca di un lavoro. Fine dei sogni in tutti i sensi, ecco la realtà, in coda con altri 40-50 ragazzi tutti in cerca di un lavoro, di un opportunità, di una via d’uscita per il mondo reale. La sua compagna, incinta del loro primo figlio lo rende più maturo dei suoi coetani, arrivano alcuni lavoretti extra-calcistici, lo aiutano ad andare avanti, cresce, diventa uomo, è un ragazzo semplice, onesto.
La proposta di un suo amico che lo vorrebbe a gestire un negozio d’abbigliamento lo fa vacillare, lo tenta, ma vorrebbe anche dire addio ai sogni di gloria che non lo hanno mai abbandonato del tutto… e così quando meno se lo aspetta ecco che Ted Lavie, suo compagno al Cherbourg gli dice che Dominique Bernatowicz, responsabile dei portieri della squadra riserve dell’Olympique Marsiglia, sta cercando una quarta scelta… ecco l’occasione che aspettava, parte, non dice niente alla moglie, lo dice alla mamma e il sorriso che riesce a strappargli lo convince che c’è ancora una possibilità, adesso o mai più.
Edouard Mendy
Mendy diventa un portiere del Marsiglia, si allena, migliora, si impegna tantissimo, studia, nessuno ha niente da ridire sul comportamento di questo ragazzo, umile, insomma… il nostro ragazzo adesso ha una sua identità, è pronto per spiccare il volo. Nel 2016 il Reims gli propone un contratto in ligue due, come portiere di riserva, accetta si fa trovare pronto nelle poche occasioni che gli capitano, ma l’anno successivo si prende il posto da titolare, il Reims vince il campionato e Mendy è uno degli artecifi del trionfo. Due anni dopo ecco il debutto con la nazionale del Senegal, piccoli-grandi passi in avanti, sempre di più.
Nel 2019 lo Stade Rennais, vincitore della Coppa di Francia, lo individua come il portiere per la nuova stagione.
La stagione con i rossoneri del Rennais è pazzesca, lui para tutto quello che capita a tiro, si mette in evidenza, con stile, con carattere, lui e i suoi compagni fanno la storia perchè il club si piazza a ridosso di PSG e OM, arrivando in Champions League, tutta la bretagna è in festa e Mendy comincia a intravedere una nuova luce.
Nello Stade Rennais in porta ha giocato anche Peter Cech, anche per lui grandi stagioni prima di trasferirsi in Inghilterra al Chelsea…toh, guarda il destino; Nel 2018 si comincia a sentir parlare di questo ragazzo che gioca in porta e che ha superato diverse difficoltà, il suo nome comincia a circolare tra i grandi club. Nell’estate del 2020, Peter Cech segnala al Chelsea il nome di Mendy, i Blues di Londra hanno speso un capitale per assicurasi il basco Kepa Arrizabalaga, ma sentono anche che per spronarlo un pò vorrebbero metterlo anche in concorrenza con un’altro portiere, detto fatto… Mendy viene preso dai “Blues”, sarà un trasferimento record per un portiere di Ligue 1: 26 milioni di euro.
Nei primi mesi Mendy dimostra da subito che la Premier League è casa sua, il football inglese d’oltre manica è fatto per lui, il suo adattamento, il suo carattere lo portano fin da subito a dimostrare che c’è spazio anche per lui.
Scala giorno dopo giorno le posizioni, fino a prendersi la ribalta in Premier League e successivamente in Champions League, ora non ci sono più dubbi, Mendy è il portiere titolare del Chelsea, parata dopo parata Edouard si prende la ribalta, Kepa deve farsene una ragione, il ragazzone che era in coda alla ricerca di un impiego adesso c’è la fatta, la famiglia, l’umiltà, il rispetto, sono le sue fondamenta, e sabato 29 Maggio 2021, è diventato campione d’Europa con il suo Chelsea, un risultato incredibile che fanno ancora credere ai sogni, i sogni iniziati su quei campi impolverati di Le Havre.
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