29 Settembre 2024

Liberodicalciare

Spalti on the road

Il più grande spettacolo dopo il Big Bang…e semifinali siano.

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Federico Chiesa in gol

Italia – Spagna: 1-1 4-2 dcdr. L’Italia è in finale… battuta la Spagna ai calci di rigore, ma che sofferenza, che intensità, che brividi e poi che gioia. La Spagna di Luis Erique è maestra nel palleggio, tiene palla e la fa girare per tutto il campo, gli azzurri faticano a prendere le misure, il nostro centrocampo sembra patire in maniera pazzesca il giropalla delle furie rosse. La mossa di Luis Enrique sorprende l’Italia togliendo Morata dall’attacco e inserendo nel tridente Oyarzabal, Mancini invece conferma l’undici che ha battuto il Belgio con Chiesa e Emerson che sostituisce Spinazzola fuori per il grave infortunio. Wembley rende omaggio a Raffaella Carrà, con le note delle sue canzoni, un bel gesto che il pubblico apprezza. Al 21’ arriva la prima vera occasione del match, ed è per gli azzurri: Emerson anticipa di poco Unai Simon in uscita, poi cede a Immobile che non trova il tempo per il tiro e scarica su Barella, ma il centrocampista si fa chiudere dai difensori spagnoli. Pochi minuti dopo la Spagna risponde con un tiro da distanza ravvicinata di Olmo ( fantastica la sua prestazione) neutralizzato da una grande parata di Donnarumma. A fine primo tempo è Emerson a far gridare al gol, ma il suo tiro scheggia la traversa. A inizio ripresa si intuisce che la Spagna è ancora più in palla, perchè la sua pressione aumenta, anche se di occasioni da gol non ne vengono create in maniera pericolosa, Chiesa con un bel diagonale neutralizzato dal portiere Unai Simon fa intendere che le furie rosse devono sempre stare sul chi va là, perchè gli azzurri possono colpire in qualsiasi momento…Arriviamo così al 60′ minuto, Immobile lanciato in profondità viene contrastato dai centrali difensivi spagnoli, Chiesa recuera la palla sul centro sinistra, stop, controllo, e palla che viene spostata sul destro, tocco a giro e palla in rete, sulle gradinate di Wembley esplode la festa azzurra.Luis Enrique mette subito dentro Morata, la Spagna non ci stà, anche se il colpo sembra averlo subito, piano piano riprende a macinare il gioco, Berardi potrebbe chiuderla, ma manca di precisione, al minuto 80′ Morata infila i nostri centrali presentandosi davanti a Donnarumma, tocco e gol, 1a1 a pochi minuti dalla fine. Che delusione, gli azzurri e aggiungo io noi tifosi speravamo di portarla a casa nei 90′ minuti. Nei supplementari le furie rosse sembrano averne di più, hanno un altro passo, ma la nostra difesa con qualche brivido tiene, resiste, Donnarumma regge bene l’urto degli avanti spagnoli, al 111′ Berardi la mette dentro, ma l’urlo viene strozzato in gola per il giusto fuori gioco dell’azzurro. La semifinale si risolverà ai rigori, il primo a calciare è il nostro Locatelli, tiro e pallone neutralizzato dal bravo portiere spagnolo, dal dischetto si presenta Dani Olmo, tiro a palla sopra la traversa, la tensione sta giocando brutti scherzi ai giocatori. I nostri Bernardeschi, Bonucci e Belotti la buttano dentro, sul penultimo tiro spagnolo, Morata si fa ipnotizzare da Gigio Donnarumma regalando la grande occasione a Jorginho che non la spreca portando gli azzurri in finale.

Donnarumma decisivo

Inghilterra – Danimarca: 2-1 I ragazzi di Southgate, davanti a 60.000 spettatori, battono in rimonta e ai tempi supplementari la Danimarca e raggiungono la finalissima di domenica contro gli azzurri di Roberto Mancini. I bianchi d’Inghilterra partono forte e dopo pochi minuti sfiorano il vantaggio, palla messa in mezzo di Kane, sul quale Sterling arriva in leggero ritardo. La punta del Manchester City sembra imprendibile, la sua velocità è davvero impressionante. Dopo i primi minuti arrembanti dei padroni di casa i danesi sembrano prendere le dovute contromisure e così arrivano le prime occasioni con Dolberg e successivamente con Damsgaard che non centrano la porta per pochi centimetri. Pickford fa il Pickford, cioè alterna grandi interventi a errori così grossolani che tutti si chiedono come possa essere il titolare. La Danimarca spinge e così si arriva al 30′ con la punizione dal limite, rincorsa, tiro di Damsgaard e palla sotto la traversa, Wembley si spegne tra le urla festanti dei tifosi danesi, ecco la prima rete subita in questi europei per la banda di Southgate. la delusione è tanta, Kane e company però non ci stanno e riprovano a mettere ordine e coraggio in campo. Adesso gli inglesi spingono, vanno vicini al pari con Sterling, fermato da un muro umano di Schmeichel, il gol dell’1-1 arriva a pochi minuti dall’intervallo, Saka sfugge al diretto avversario, scatto improvviso in area palla in mezzo per Sterling, la punta inglese viene anticipata da Kjaer che, nel tentativo di intervenire, insacca nella propria porta. 1a1 dopo i primi 45 minuti. Maguire è fortissimo nel gioco aereo, colpo di testa con la palla destinata all’angolino basso… pronta la respinta di Schmeichel. La partita è bella ed equilibrata, con continui capovolgimenti di fronte. Al tredicesimo girata pericolosa di Dolberg Pickford devia in angolo. I tre leoni alzano il baricentro e spingono con maggior convinzione. Sterling serve Shaw che dal fondo mette l’ennesimo pallone invitante per Kane e company, ma niente da fare, i danesi in contropiede cercano la giocata vincente e mettono in allarme la difesa inglese, in questo momento può succede di tutto. Al 90 è 1a1, adesso l’accesso alla finale si deciderà ai tempi supplementari. La stanchezza comincia ad affiorare, forse gli inglesi stanno meglio fisicamente o è soltanto il ruggito dei suoi tifosi a spingerli ancora di più. Arrivano i cambi, alcuni dovuti per crampi o colpi, niente di grave per fortuna, ma la tensione in campo sale. Al tredicesimo minuto arriva il momento decisivo, Sterling si incunea in area danese, si infila tra Mahele e Jensen e una volta in area crolla a terra, l’arbitro, nonostante le vibranti proteste danesi assegna il calcio di rigore… il contatto a dire il vero non sembra così evidente, ma sia il direttore di gara che il Var confermano il penalty. Dal dischetto Kane è pronto, dall’altra Schmeichel tenta di ipnotizzare l’attaccante inglese, rincorsa, tiro alla sinistra del portiere… parato, ma la palla sfugge al controllo dell’estremo portiere danese, Kane si fionda sulla palla tiro e golllllll….. 2a1 per gli inglesi. La Danimarca prova a reagire e nel secondo tempo supplementare sfiora il pari con Braithwaite, che dal limite impegna Pickford questa volta pronto e sicuro nella parata. Gli ultimi minuti sono di una tensione incredibile, ma i bianchi d’Inghilterra centrano la seconda finale nella loro storia…la prima nel 1966, credo che questo possa autorizzare la festa al triplice fischio finale dell’arbitro Danny Makkelie.

Kane porta in finale i bianchi d’Inghilterra

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