White Horse Final-1923 la Finale di Fa Cup tra il Bolton e il West Ham.
5 min readIl poliziotto a cavallo
Correva l’anno 1923, si inaugurava un nuovo impianto londinese, era il 28 Aprile, lo stadio era imponente, enorme, grandioso, era situato in una zona periferica, isolata, di nome faceva Wembley, era la finale di Fa Cup, la principale competizione britannica, la più antica, la più bella, e pensate un pò… era la prima gara che si disputava li, c’era un’attesa incredibile, la gente già alle prime ore del mattino si dirigeva nelle vicinanze dell’impianto. Le due squadre che erano approdate in finale erano il Bolton Wanderers e il West Ham United, l’Empire Stadium (lo stadio dell’impero) era stato costruito in circa 300 giorni, davvero un record per l’epoca, alcuni temevano per la sicurezza degli spettatori perchè non c’era mai stata una verifica sul campo con tanti spettatori, perciò tra la Football Associaton c’era un pò di apprensione.
Wembley poteva contenere circa 120 mila spettatori, e tutti pensavano che quel giorno non si potesse arrivare al tutto esaurito. Il West Ham militava nella Second Division ed era in lotta per la promozione nella First Division. Gli Hammers avevano sconfitto al primo turno l’Hull City, proseguendo la sua marcia con le vittorie di Brighton, Plymount, Southampton e infine il Derby County. Il Bolton era un club di elevata caratura, presente nelle parti alte della First Division,il suo cammino diretto verso la finale annotava tra l’altro il Leeds United, l’Huddersfield Town, il Charlton e per finire lo Sheffield United.
I cancelli di Wembley vennero aperti circa 3 ore prima per avere cosi un flusso di spettatori più regolare e non subire ingorghi ai vari tornelli. L’afflusso delle varie tifoserie era molto allegro, si respirava tanta felicita attorno a questo evento, zero problemi, ma il il pubblico sembrava non rallentare mai, e così ben presto si intuì che ci sarebbe stato il tutto esaurito. Alle ore 13,45 le forze dell’ordine presero la decisione di chiudere i cancelli, molta gente rimase di stucco davanti ai cancelli chiusi. Il flusso di gente non sembrava rallentare, era evidente che da li a poco la polizia avrebbe avuto problemi a contenere l’ordine, visto che la gente era oramai sparsa tutt’attorno all’Empire Stadium.
Wembley
Il caos regnava dentro e fuori lo stadio, alle ore 14,15 la situazione degenerò in maniera definitiva, il pubblico dentro non trovava posto e cominciò a scendere in campo, all’esterno la gente al limite della sopportazione comincio a scavalcare i vari ingressi, la polizia era impotente davanti a questa valanga di spettatori che voleva solo assistere alla partita, ben presto la situazione era fuori controllo. A un certo punto un poliziotto di nome George Scorey scese o venne preso in mezzo al campo, a un certo punto si intui che con i suoi movimenti stava cercando amichevolmente di far defluire il pubblico all’esterno del campo di gioco, praticamente a bordo campo, il cavallo bianco di nome Billie spiccava tra le tante mani protese per accarezzare l’animale.
Piano piano il pubblico riuscì a raggiungere il bordo del campo, il match fu posticipato di un pò, si raccontò anche che i giocatori delle due squadre visto il grande pubblico all’esterno e per le vie di Wembley raggiunsero lo stadio con le proprie gambe abbandonando il proprio pullman. Alla finale doveva partecipare anche Re Giorgio V, ma di notizie sulla sua presenza non ve ne erano, poi giunse la notizia che anche il Re era giunto sulle tribune dell’Empire, e che avesse dato ordine di rispettare le direttive della Polizia, cosa che funzionò, perchè a un certo punto si respirò un pò di calma, e la situazione comincio a tranquillizzarsi.
George e Billie
Si parla di 126 mila spettatori, ma alcune voci parlano addirittura di 250 mila, una cosa mai vista, per fortuna non ci furono vittime e la partita un’ora dopo ebbe inizio. Era impressionante vedere i giocatori correre dietro al pallone con il pubblico li a due passi, pensate a quando il pallone usciva dal campo, o quando il giocatore sullo slancio finiva tra il pubblico amico o nemico, da ridere, si racconta che sul vantaggio del Bolton un giocatore del West Ham fosse finito proprio tra il pubblico e trattenuto non riuscì a recuperare la posizione per evitare il vantaggio dei bianchi del Bolton.
Tra il vantaggio e i festeggiamenti il pubblico invase nuovamente il campo e ci fu ancora un’interruzione del gioco, George e Billie intervennero ancora e poco dopo si riprese a giocare. E qui entra in gioco la leggenda per il raddoppio del Bolton, infatti si parlò a gioco fermo che l’assist per il gol del 2-0 fosse avvenuto non da un giocatore ma da uno spettatore a bordo campo, ma qui non si hanno testimonianze certe. Quando il direttore di gara sancì la fine della partita i tifosi del Bolton impazzirono di gioia invadendo ancora il campo ma anche la parte vinta, gli Hammers si addossarono dai loro beniamini, e fu una festa totale.
Questa partita passerà alla storia come la White Horse Final, la finale del cavallo bianco Billie, del bobbies George, del pubblico, dell’Empire Wembley Stadium… e da quel giorno si può dire che iniziò la leggenda di Wembley, dei suoi 39 scalini per raggiungere dal campo il palco reale per la premiazione.
il pubblico in campo
Io ci sono stato a Wembley e ho provato una grande emozione, ci sono entrato dentro, nelle sue viscere, l’ho sentito muoversi, animarsi, cullarmi, ho sentito il suo cuore battere forte, o forse era il mio… non era il vecchio Empire, le sue torri non c’erano più, nemmeno Billie il cavallo c’era, nemmeno il Bobbies George, eppure a un certo punto io ho rivissuto il 1923, il mio 1980, il mio innamoramento verso il football inglese, verso quella finale contro l’Arsenal, vinta per 1a0 da club sfavorito, è stato bellissimo sedersi su quelle tribune e pazienza se adesso i gradini sono 107 per arrivare al palco, e poi sbucare dal tunnel che ti porta dagli spogliatoi al campo e sedersi in panchina è stata una cosa folle che mai avrei pensato di poter provare… e poi c’era quel cavallo bianco sullo sfondo che mi sorrideva o era solo il suo fantasma. This is Football