29 Settembre 2024

Liberodicalciare

Spalti on the road

Qatar 22… le verità nascoste.

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Corruzione, accuse di morti bianche sul lavoro e violazioni dei diritti umani, polemiche tanto da poter essere già considerato uno dei Mondiali più controversi della storia del calcio, ombre più o meno velate di corruzione, di mancanza di rispetto per i diritti umani e civili. Il voto favorevole al Qatar da parte dei 24 membri del Comitato arrivò nel lontano 2010. L’assegnazione, secondo quanto ipotizzato dalle indagini, si inserirebbe in un quadro di importanza non solo sportiva, ma anche geopolitica. “Secondo un’inchiesta del quotidiano britannico The Guardian, sarebbero oltre 6.500 i lavoratori immigrati morti nei cantieri realizzati per ospitare i Mondiali in Qatar. Gli operai deceduti, arrivati soprattutto da India, Nepal e Bangladesh, ma anche da Pakistan, Sri Lanka, dalle Filippine e dal Kenya, hanno lavorato in condizioni disumane cercando di rispettare le scadenze della road map che ha visto la costruzione di un numero di strutture senza precedenti in un’area geografica che ne era completamente sprovvista. Oltre ai sette nuovi stadi e alla ristrutturazione di altri 4, ci sono anche strade, aeroporti, infrastrutture per i mezzi pubblici, hotel e di fatto la creazione di intere nuove città, completamente ridisegnate sui centri urbani pre-esistenti.”

“Per assurdo le cifre però non sono riconosciute dal comitato organizzatore che ritiene invece che solo 37 morti siano riconducibili alla costruzione delle strutture del Mondiale. Di sicuro i conti non tornano.”

(Fonte On Line)

“Altre polemiche sono scoppiate a causa del calendario. Viste le alte temperature che solitamente vengono raggiunte in estate in Qatar, la Fifa alla fine ha deciso di far disputare il torneo tra novembre e dicembre per la prima volta nella storia. Il cambio di programma ha portato a un autentico stravolgimento del tradizionale calendario calcistico. Anche la Serie A, nonostante la mancata qualificazione della Nazionale italiana, osserverà una lunga sosta con il campionato che riprenderà soltanto a inizio 2023. In pratica dal mese di agosto le squadre, soprattutto quelle impegnate nelle coppe europee, sono state chiamate ad affrontare un autentico tour de force.”

I tifosi finti

“Tifosi finti; Il sospetto è che siano stati pagati per nascondere il boicottaggio dei tifosi veri. In uno dei primi video che circola sui social, si vede un gruppo di uomini apparentemente di origine asiatica e africana che festeggiano per le strade di Doha con i colori della Spagna. L’apparente incongruenza tra l’etnia dei tifosi e quella della squadra è stata messa in risalto da molti untenti sul web. L’insinuazione riguarda la dubbia autenticità del tifo:”Sono i lavoratori dello stadio che si prestano alla richiesta di girare questi video per arrotondare”, si legge nei commenti. Ma alle molteplici battute si mischiano sospetti reali, e non riguardano solo questo video specifico. “Guardate ai fan di Portogallo, Argentina e Germania. Notate come tutti loro hanno la stessa attrezzatura, le stesse bandiere e le stesse divise. Sono persone pagate”

A ognuno il suo pensiero

“Altro tema discusso è che in Qatar, continuano a registrarsi violazioni dei diritti umani, in particolare, secondo Amnesty International, le donne e le persone LGBTQ+ “continuano a subire discriminazioni nella legge e nella pratica”. L’omosessualità in questo stato del Golfo Persico è considerata un reato ma gli organizzatori della Coppa del Mondo hanno voluto tranquillizzare tutte le coppie omosessuali, dicendo che non saranno perseguite o troveranno problemi in caso di soggiorno in Qatar. Nonostante le buone intenzioni, molte sono state le perplessità dopo le parole alla CNN di Al Khater, direttore esecutivo del comitato organizzatore che aveva sconsigliato baci e manifestazioni d’affetto tra le persone dello stesso sesso, essendo quella qatariota una società conservatrice”

Rimet sognava un torneo che avrebbe “unito le nazioni, avvicinando i popoli e rendendo il mondo un solo grande paese”. Non è andata proprio così. Da Francia 1938 a Qatar 2022, la Coppa del Mondo è anche una storia di guerre, omicidi, imbrogli e regimi dittatoriali.

Il mondiale rapresenta per tutti noi tifosi un giorno di festa, di gioco, di sogni, tutti noi fin da ragazzini abbiamo sognato di alzare la coppa del mondo, il football in questi anni si è trasformato, e diventato più grande, più imprtante, ha perso la sua leggerezza, la sua spensieratezza, si è trasformato in un Businness, soldi chiamano soldi, ma siamo sicuri che fin dal mondiale del 1978 o anche dal 74 non sia stato intaccato da fattori esterni? Se pensiamo al torneo del 1934 disputato in Italia siamo sicuri che c’era solo il pallone in campo? io credo di no, e pur vero che adesso la risonanza è incredibile, e tutti siamo a conoscenza di tutto e la verità bussa nella nostra testa, il campo rimane il campo, le giocate ci fanno ancora sognare, per noi appassionati e difficile resistere, ci chiedono molto, tanto… intanto alcune nazionali non hanno cantato il loro inno… La Fifa vieta le fasce arcobaleno ai giocatori dei Mondiali del Qatar. La Fifa ha minacciato di punire con un cartellino giallo qualunque capitano indossi le fasce arcobaleno “One love”, in sostegno alla comunità lgbtq+, durante le partite dei mondiali di calcio in Qatar… vietata la birra sugli spalti, vietato di qua vietato di la… siamo sicuri che un gol cancellerà tutto questo? Resterà qualcosa? e tutto finirà nel dimenticatoio… come i tanti lavoratori che hanno perso la vita durante la costruzione di questi stadi mondiali? Io gioisco per un gol, per una giocata, per un dribbling, per una parata, per un tifoso che piange di gioia o di disperazione, io sono con loro… ma fuori dal campo? Possiamo restare tutti senza parole? Oppure è giusto raccontare e far conoscere cosa corre con un pallone da calcio? Alcune associazioni hanno tentato di boicottare il Mondiale, ma la macchina del football è andata avanti, tutto va avanti, niente ferma niente… io ci provo, nel mio piccolo ci provo.

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